Ricetta di Natale: brasato al Barolo con la slow cooker

La stagione invernale decreta ufficialmente il ritorno in cucina dei piatti caldi, di quelli che riscaldano le ossa e anche un po’ il cuore, tipici della tradizione italiana.
Durante le festività natalizie, poi, non c’è niente di meglio che preparare qualche succulenta prelibatezza da gustare in compagnia!
Ecco allora la ricetta del brasato al Barolo: un classico piemontese, sostanzioso e aromatico, cotto in uno dei vini più pregiati d’Italia. Servito fumante e accompagnato da un contorno leggero, non può far altro che rallegrare spirito e
papille. Vediamo insieme come si prepara.

 

Informazioni e tempistiche

Dosi per: 4 persone
Preparazione: mezz’ora (più 12 ore di marinatura)
Cottura: 8 h
Tempo totale: 20.30 h
Difficoltà: Media

 

Ingredienti

  • 1,2 kg di carne rigorosamente di manzo (il taglio ideale è il cappello del prete, ma potete scegliere anche lo scamone, il pesce o la noce)
  • 1 gambo di sedano
  • 3 carote piccole
  • 1 cipolla media
  • 3 spicchi d’aglio
  • 1 bottiglia di Barolo (esistono numerosi produttori di Barolo e diverse fasce di prezzo. Per questa preparazione ti consigliamo di rivolgerti ad un qualsiasi supermercato: la cottura richiede un vino semplice, non d’annata o eccessivamente ricercato)
  • 2 chiodi di garofano (oppure mezzo cucchiaino di chiodi di garofano in polvere)
  • Sale e pepe q.b.
  • olio extravergine di oliva

 

Accorgimenti

Se sei al tuo primo approccio con la slowcooker, devi devi sapere che questa tecnica di cottura, date le basse temperature, non consente ai liquidi di evaporare e anzi, il coperchio raccoglie il vapore che si trasforma in liquido di cottura.
Questo significa che le tue preparazioni dovranno contenere poco liquido, altrimenti il rischio è quello di trovarle sommerse.
Il nostro consiglio è di utilizzare 1/4 della quantità di liquido indicato nelle ricette tradizionali.

 

Preparazione

L’errore più comune, quando si prepara il brasato al Barolo, è quello di mettere a cuocere la carne senza prima averla fatta marinare e poi rosolare. Questi due passaggi sono fondamentali per la buona riuscita del piatto: assicurano fragranza, gusto e morbidezza.
In particolare, la marinatura consente alla carne di raccogliere al suo interno l’aroma del vino e delle spezie, mentre la rosolatura serve a “sigillare” il taglio di manzo, racchiudendo al suo interno i succhi che mantengono la carne morbida e gustosa.
 

– Marinatura

Pulite le verdure, tagliatele a pezzi abbastanza grossi, lasciate l’aglio intero e mettete il tutto in una ciotola capiente (oppure in un sacchetto idoneo al contatto con gli alimenti). Aggiungete la carne, la bottiglia di Barolo e le spezie. Regolate di sale e pepe.
Mescolate il tutto, abbiate cura che la carne sia sufficientemente coperta dalla marinatura e lasciatela riposare per 12 ore in frigorifero.

– Rosolatura

Trascorso questo tempo, togliete la carne dalla marinatura, asciugatela con della carta assorbente e adagiatela in una padella bollente che avrete già cosparso con un filo d’olio. Fate rosolare la carne a fuoco alto per circa dieci minuti.
Rigirate il taglio su ogni lato, in modo che le fibre si sigillino per bene in ogni punto.

– Cottura lenta

A questo punto trasferite il taglio di carne nella slowcooker, aggiungete una parte della marinatura (consigliamo circa un quarto del liquido), impostate la temperatura su “slow”, chiudete con il coperchio e avviate per 8 ore.
Trascorso il tempo di cottura, togliete il pezzo di carne dalla pentola, tagliatelo a fette spesse circa un centimetro e adagiate il tutto su un piatto da portata.
Prelevate le verdure dalla slowcooker, frullatele con qualche cucchiaio di liquido di cottura e disponete la salsa sulle fette di carne. La salsa deve risultare morbida ma non eccessivamente liquida.
Godete in compagnia di questo concentrato di gusti e profumi.
Buon appetito e buon Natale!

 

Curiosità

Il nome “brasato” deriva da “brace” e si riferisce al fatto che un tempo questa
tecnica di cottura avveniva sulle braci. La carne veniva inserita in una pentola e poi
sepolta nei carboni ardenti per diverse ore, in modo da cuocere attraverso una
diffusione uniforme del calore.

 
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